CHE LIBERTA' C'E' IN QUESTO POPOLO?Secolo d'Italia, il nuovo cda esonera Flavia Perina da direttore
Ho appreso oggi, da una lettera a firma del presidente del nuovo consiglio di amministrazione del «Secolo d'Italia», Giuseppe Valentino, del mio «esonero dalle funzioni di direttore politico» del «Secolo d'Italia».
È quanto annuncia Falvia Perina che spiega come «La lettera mi è stata consegnata da una impiegata. Nel testo si afferma che l'esonero 'ha effetto immediatò e che il Cda 'gradirebbe molto poterle affidare la rubrica settimanale 'D'altro canto' che sarà quanto prima attivata per consentire anche argomenti in dissenso rispetto alla linea editoriale». «Non è stato peraltro comunicato, nè a me nè al Comitato di Redazione, nè al direttore responsabile Luciano Lanna, quale sia questa nuova »linea editoriale« e chi sarà a esprimerla - aggiunge -. Di fatto, la mia estromissione dal 'Secolo', senza neppure l'indicazione di un altro nome per la direzione, configura a tutti gli effetti una 'cacciata, portata a termine con l'arroganza e della prepotenza senza idee che caratterizza, purtroppo, il cosiddetto Popolo della libertà. Ben prima della frattura di Fli questo mondo aveva manifestato la sua insofferenza per un quotidiano libero, coraggioso nell'affrontare temi scomodi - dall'integrazione ai rapporti con l'Islam, dalle veline in lista alla legalità - oltre ogni difesa d'ufficio degli assetti di potere del centrodestra». «Personalmente - scrive ancora -, sono orgogliosa del lavoro che ho svolto al 'Secolò, insieme col condirettore Luciano Lanna e all'amministratore Enzo Raisi, ai colleghi, ai collaboratori, ai poligrafici e a tutta la struttura del nostro quotidiano. Con me hanno condiviso e realizzato un progetto con pochi precedenti a destra, dimostrando che il nostro mondo sa esprimere molto di più dell'invettiva e della retorica trombonesca che ha caratterizzato tanta stampa di destra. Un'ultima riga, a titolo di puro divertimento, voglio dedicarla all'offerta di una rubrica settimanale 'in dissensò. In trent'anni di lavoro nelle redazioni non ho mai visto niente di più assurdo: basta questo per qualificare l'idea di libero giornale e di libero giornalismo di presunti 'editorì che non hanno avuto neppure il coraggio di affrontarmi in un responsabile colloquio».
«Il cambio di linea porterà alla morte del 'Secolo d'Italia'. Se vogliono farne un altro giornale tipo 'Liberò, sanno benissimo che non c'è mercato». Flavia Perina non guiderà più il 'Secolo d'Italia'.
«È una cosa stupefacente - dice al telefono -, non hanno il minimo rispetto delle regole. Mi aspettavo questa cosa, ma credevo che ci fosse un colloquio, un confronto. E invece niente. La verità - prosegue l'esponente di Fli - è che il Pdl non riesce a tollerare una voce di libertà. Hanno le tv, i grandi giornali, ma una voce libera per loro era troppo...».
Flavia Perina spiega: «Ho appreso oggi, da una lettera a firma del presidente del nuovo consiglio di amministrazione del 'Secolo d'Italià, Giuseppe Valentino, del mio esonero dalle funzioni di direttore politico. La lettera mi è stata consegnata da una impiegata.... La cosa incredibile - conclude - è la modalità, l'assoluta mancanza di stile».