Berlusconi: «I Pm di Milano sono un cancro»

07.05.2011 20:47

 

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Il giorno dopo l'alt di Napolitano sulle nomine dei sottosegretari, «terza gamba» della maggoranza, il premier torna sulla sua ossessione. La riforma della «architettura istituzionale» dello Stato «è indispensabile perchè i padri costituenti preoccupati che si creassero le condizioni per un nuovo regime decisero di non dare alcun potere al presidente del Consiglio e tutto al Capo dello Stato e al Parlamento». 

Berlusconi rilancia lamentando gli scarsi poteri dell'Esecutivo, a vantaggio proprio del Colle ma anche della magistratura: «Il governo può solo suggerire disegni di legge al Parlamento, che li discute, li cambia, li vota, e quando finalmente hanno ottenuto la firma Capo Stato ma se non piacciono ai pm di sinistra - afferma nel corso di un collegamento telefonico ad una iniziativa elettorale a Latina -li impugnano davanti alla Corte costituzionale, nominata in maggioranza dai Capi di Stato di sinistra che si sono succeduti e che hanno messi lì tutti uomini di sinistra. Invece di essere un organo di garanzia, ogni qual volta i pm impugnano una nostra legge gli danno ragione». Per farla breve: poiché non è al suo servizio e ha «cinque componenti della sinistra e quattro del centrodestra», la Corte Costituzionale «è diventata un organo politico e non di garanzia, come dovrebbe».



Poi punta il dito su altri obiettivi: la Rai, La7 e i giornali che non sono con lui “convertono” la gente, lo calunniano e dicono “frottole”. Le ossessioni del presidente del Consiglio che vorrebbe tutti al suo servizio. 

Silvio Berlusconi, intervenuto con una telefonata ieri sera alla cena elettorale organizzata dal Pdl a Milano per Letizia Moratti, parlando delle elezioni comunali nel capoluogo lombardo ha detto. «È importante vincere per tentare di convincere quelli che non hanno voglia di votare, o quelli che ci paiono convertiti da Rai e da La7, dai giornali che ci vengono contro e che riempiono la testa di gente riempiono la testa degli italiani di tante calunnie e frottole. A loro dobbiamo ricordare ciò che abbiamo fatto per il Paese». 

Berlusconi ha parlato di quelli che lui definisce i successi del centrodestra: «Abbiamo tenuto i conti in ordine, abbiamo tenuto il deficit al 4,5% del Pil, al contrario di altri Paesi europei che ce l'hanno superiore al 10%». La vittoria nella città è per lui strategica: «A Milano dobbiamo assolutamente vincere al primo turno non solo per confermare questa amministrazione e il nostro bravo sindaco Letizia Moratti ma perché la vittoria al primo turno ci porterà un sostegno importante al governo del Paese». 

 
7 maggio 2011