Berlusconi fa infuriare l'Egitto. E il Rubygate fa il giro del mondo

01.11.2010 18:10

 mbarazzo. Sconcerto. Ludibrio. Il Cavaliere del bunga bunga irrompe nelle cancellerie internazionali, fa discutere nelle sedi diplomatiche, strappa sorrisi sardonici e battute velenose a Bruxelles, «rimbalza» sulle pagine dei giornali di mezzo mondo. E copre di ridicolo l’Italia. Peggio che nei giorni dello «show» di Gheddafi a Roma. Delle pruderie sessuali di Berlusconi il mondo diplomatico ne era a conoscenza ormai da tempo. Stavolta, però, c’è un fatto in più. Un fatto mai visto. Per convincere la questura di Milano a rilasciare Karima, in arte Ruby, parte una telefonata da Palazzo Chigi: «Rilasciatela, è la nipote di Mubarak...». Una chiamata in causa che una fonte diplomatica di lungo corso commenta così: «Nella mia lunga carriera non mi sono mai trovato di fronte a una cosa del genere, e sì che di vicende “incredibili” ne ho viste tante...». SGOMENTO GENERALE Una vicenda «incredibile», ma vera. Al punto dall’aver costretto l’Ambasciata d’Egitto a Roma a far sapere che «non esiste» alcuna parentela tra il presidente Mubarak e Karima. Ma la storia è giunta al Cairo. Il riserbo ufficiale è totale, ma fuori dall’ufficialità, a quanto risulta a l’Unità , il disappunto è fortissimo. Non solo per aver usato il nome del Rais, ma anche per un fatto più intimo, personale, che riapre una ferita profonda nella famiglia Mubarak: l’aver parlato di «nipote». Il 18 maggio del 2009 muore in Germania il nipote più grande del presidente egiziano, Mohamed Alaa Mubarak, di 12 anni, dopo un malore che lo aveva colpito mentre disputava una partita di calcio. Per Hosni Mubarak è una tragedia. In lutto per la morte del piccolo Mohamed, il presidente egiziano rinvia la sua attesa visita negli Stati Uniti. A causa del lutto, Suzane Mubarak, moglie del presidente, annulla una visita che doveva compiere a Londra. «Liberatela, è la nipote di Mubarak»: alla luce di questa tragedia familiare, quel riferimento legato a una squallida vicenda di sesso e protezione, suona ancora più imbarazzante. Al Cairo e non solo. IL MONDO SBIGOTTITO Dalla Russia al Brasile, dall'India alla Germania, passando per Spagna, Gran Bretagna, Francia...le vicende della minorenne marocchina «Ruby», fanno il giro del pianeta e balzano alle cronache di numerosi siti e quotidiani stranieri che, in articoli per lo più di cronaca, riportano i principali fatti «del nuovo scandalo» in cui è coinvolto il presidente del Consiglio italiano. In Gran Bretagna, il Daily Telegraph scrive che «la teenager è stata testimone, nella lussuosa villa del premier, dei “bunga bunga” party, termine che indica uno dei giochi osceni favoriti da Berlusconi». «Una nomina di alto profilo di Silvio Berlusconi è stata trascinata in un'indagine che coinvolge una danzatrice del ventre adolescente marocchina che sostiene di aver eseguito delle performance a casa del premier» scrive il quotidiano conservatore, che descrive la 25enne Minetti, consigliera Pdl alla Regione Lombardia, come una «ex modella eletta al parlamento regionale della Lombardia dopo aver conquistato l'attenzione di Berlusconi». Il Guardian si sofferma invece sulla reazione del premier e titola: «Berlusconi denuncia il furore contro di lui sui legami con una diciassettenne». In Germania, la Bild titola: «17enne sostiene: Berlusconi voleva il “bunga bunga”. La procura indaga su persone fidate del presidente del Consiglio». La conservatrice Die Welt titola «Clamore per party con minorenni. La marocchina “Ruby R” ha appena 17 anni. Sostiene di aver ricevuto regali peccaminosamente costosi da Silvio Berlusconi». Fra i siti delle riviste, lo Stern Online sottolinea invece «Nuovo clamore su presunti Sexpartys da Berlusconi». In Francia la vicenda compare su numerosi siti di informazione. Liberation , in un ampio articolo, osserva: «In Italia, la politica è come il cinema». Il quotidiano online RUE89 invece titola «Le serate del bunga bunga, Berlusconi e le donne, capitolo secondo». Sul sito francese si ripercorrono le frequentazioni del premier a partire da Noemi Letizia, il divorzio da Veronica Lario e le accuse della moglie a Berlusconi, «uomo malato che frequenta minori». E poi Patrizia d'Addario, per arrivare alla novità del bunga bunga: «Fino a ieri era sconosciuto alla maggioranza degli italiani, oggi si scopre che nel giro ristretto del premier vuol dire sesso anale di gruppo». Mentre il connazionale Le Point annota che «i giochi erotici di Silvio Berlusconi scandalizzano l'Italia», dove ormai «non si parla d'altro che del “bunga bunga”». Dalla Francia alla Spagna. El Pais dedica alla vicenda un ampio reportage da Roma, sottolineando che il caso suscita «una nuova questione di responsabilità politica» e chiedendosi se «la fragilità privata del Cavaliere metta in dubbio la credibilità del suo lavoro pubblico». C’è chi non si stupisce più: è El Mundo che rimarca l’«habitué» di Berlusconi ai festini erotici. IL PREMIER BUNGA BUNGA Ma l'eco delle rivelazioni di Ruby travalica i confini dell'Europa. In Russia ne parla il quotidiano moscovita Pravda mentre negli Usa se ne occupa l'influente blog politico. The Huffington Post . In Argentina La Nacion scrive che «un nuovo sexgate ha coinvolto Berlusconi». E dalla lontana India, il quotidiano Hindustan Times , nel riportare «il nuovo scandalo» del premier, osserva: «Berlusconi dice di non essere un santo ma nega di aver mai pagato per fare sesso». Si precisa che Berlusconi minimizza il caso, ma si ricorda il divorzio da Veronica Lario e le accuse della moglie sulle frequentazioni di minorenni. Così è: giornali conservatori e giornali progressisti, di destra, centro, sinistra...in Europa, Asia, America...Coperti di ridicolo. Che l’autorevole Wall Street Journal sintetizza in un titolo che ironizza: "Stanca della crisi sul debito l'Italia si dà al bunga bunga».